"Mi siedo sul primo gradino in pietra
come mia abitudine a lato, per non intralciare il passaggio,
poco importa se non c'è nessuno.
Un'intensa luce riflessa sui muri giunge fino a terra
così intatta e gialla da spostare il calendario a luglio.
Sulle pareti, cortesi persiane verdi,
immobili come lucertole crogiolate al sole,
distendono le braccia in segno d'accoglienza.
Attraverso i vicoli colorati
un vento azzurro sale dal lago
omaggiandomi con brividi di posti già visti
e pensieri di vite vissute
in questa calda giornata d'ottobre.